martedì 17 settembre 2013

Bar pizzeria Baroni, Montefiorino (BO)


In due giorni passati a Montefiorino siamo stati a pranzo in un posto di gente sgradevole e poco accogliente e a cena in un altro posto, piuttosto vicino al primo (del resto il paese è piccolo) sia logisticamente sia per accoglienza. Ho già recensito il ristorante K2. Ora tocca al Bar Baroni, che a quanto pare è anche una pizzeria.
Eravamo in undici. 
Ci accomodiamo all'interno (il bar ha anche qualche tavolo fuori, sulla piazza), attorno ad un tavolo composto da tavolini in plastica, su sedie di plastica, con tovaglie di carta,tovaglioli di carta, posate in metallo e senza bicchieri (poi avuti, in plastica). Presto ci raggiunge una ragazza che ci chiede cosa prendiamo da bere. A lei, dunque, ordiniamo due acque lisce, due gassate, una bottiglia di Coca Cola, una bottiglia di vino e due birre. Le chiediamo anche di portarci un menu. Poco dopo, ci raggiunge un'altra "ragazza" che ci dice con tono perentorio e una certa arroganza, che avremmo dovuto prendere da bere fuori (e indica verso il bar). Noi le spieghiamo di aver appena ordinato da bere; lei reagisce con un'espressione che diceva quasi "Vabbè... Ormai" e passa alle pizze. Qui viene il bello. Solitamente fanno pizze tonde, al piatto, e pizze al metro. Questa sera solo al metro. E vabbè, prendiamo la pizza al metro...  A quanto dice, mezzo metro equivale a quattro pizze tonde.
"Cosa avete?" Sì, perché il menu ancora non ci è ancora stato portato. 
"Margherita". E certo! 
"Poi? Si può avere bianca con le verdure?"
"No, le verdure non ci sono"
"Beh, ci può fare un elenco di pizze?", chiedo gentile, col sorriso sulle labbra.
"Le pizze che ci sono in una pizzeria normale!" (faccia scocciata e tono asperrimo)
"Bene, allora ne vorrei una parte con le zucchine e l'altra con le melanzane"
"Ma le verdure non ci sono". Allora non è una pizzeria normale!
A quel punto rinuncio a mangiare ciò che mi piace e mi accontento di quello che ordina il gruppo, che alla fine opta per mezzo metro di Margherita, mezzo metro di Margherita con funghi e un altro mezzo metro di Margherita con salsiccia. 
Mentre mangiamo, la prima ragazza (quella che ci aveva preso l'ordine delle bevande, a quanto pare IGNARA dello scherzo che i gestori avevano deciso di tirare ai loro avventori in occasione della ventesima edizione della festa degli appassionati di Tolkien, la Hobbiton, che quest'anno si è tenuta nel paese di Montefiorino) ci porta l'agognato menu. Leggendolo, veniamo finalmente a (ingenua) conoscenza del prezzo del famigerato mezzo metro pizza: 12 € per la Margherita, 15 € per la pizza farcita. E notiamo anche che esistono pizze con la verdura. Come nelle pizzerie normali, appunto.
Ma passiamo alle bevande. L'acqua è quella filtrata. E non hanno (almeno non stasera) quella in bottiglia (cioè io non posso scegliere se fidarmi del loro sistema di filtraggio e della pulizia dei filtri o se optare per la più sicura bottiglia chiusa. Mah!). Così pure per la Coca Cola: nonostante l'Ignara non avesse battuto ciglio quando le era stata chiesta una bottiglia di Coca Cola, quando le chiediamo notizie della bevanda, ci dice che hanno solo quella alla spina ("che può essere annacquata", penso io. In male fede?) o le bottiglie piccole. Rinunciamo alla Coca Cola.
Arriviamo al conto. Attenzione, eh!
Copio dallo scontrino
                                                                        EURO
- 2x 3,50 Spina Forst Media        7,00       (n.d.a.: sono le birre)
- 3x 20,00 1/2 mt FARCITA     60,00   (N.d.a.: sono le pizze)
- 10x 1,50 COPERTO                    15,00   (N.d.a.: il coperto, vedi oltre)
- 6x 2,50 Acqua 1 lt                        15,00   (N.d.a: trattasi delle 4 bottiglie di acqua filtrata)
- VINO                                                    13,00
TOTALE                                               110,00

Mi prendo del tempo per capirlo e, anche con il conforto degli altri, soprattutto di chi aveva visto il prezzo della pizza sul menu, realizzo che i prezzi sono un po' troppo alti. Osservazioni:
- abbiamo preso 4 caraffe di acqua, non 6, come da scontrino;
- il prezzo della Margherita è 12€ e quello della pizza farcita 15€, non 20€ indistintamente.
Facciamo notare la cosa e chiediamo una rettifica.
La tipa che viene a spiegarci lo scontrino (e che poi provvederà a rettificarlo), ci spiega che per la festa hanno deciso di mettere la pizza a 2,50€ al pezzo e non più al metro (cosa che però non ci era stata detta prima dell'ordinazione) e che anzi, lei ci aveva fatto uno sconto, perché il mezzo metro ci sarebbe dovuto venire 25€ anziché 20€. Vabbè... noi abbiamo visto i prezzi del menu. Ci siamo basati su quelli (roba da chiamare la Finanza): non ci convincono le sue argomentazioni.
Poco dopo torna con lo scontrino corretto: hanno stornato 15 € dalle pizze (ma avrebbero dovuto stornarne 17) 5 € dall'acqua. Il totale rettificato sarebbe dovuto essere 83€, invece è stato 90 €, che non è neanche la somma giusta delle voci corrette, perché 7+45+15+10+13 fa 85 €, non 90. 
Nell'ansia di andarmene da un posto del genere, non me ne sono accorta prima, se no chiamavo davvero la Finanza.

Recensione Ristorante K2, Montefiorino (MO)


Fine-settimana 13-15 Settembre. Siamo a Montefiorino che quest'anno ospita la Hobbiton, festa organizzata dagli appassionati della Società Tolkieniana Italiana per celebrare le opere di Tolkien. Il ristorante in questione si è organizzato con alcuni di menu a prezzo fisso. Siamo in cinque. Due di noi prendono un menu a testa da 15€, un terzo chiede un menu da 18€ tutto per sé. Io e mio marito chiediamo un menu da 18€ da dividere in due. Quando arrivano i primi (due) in due losanghe, io e mio marito ce li dividiamo. I due primi per l'altro di noi che aveva preso il menu da 18€ non arrivano, così lo segnaliamo e la cameriera che aveva preso l'ordine ci dice che quelle losanghe erano per tutti e tre.  Cerchiamo caparbiamente di spiegare che solo uno dei due menu da 18€ era da dividere (per due), ma infine, essendo evidente che la giovane cameriera ha problemi ad esprimersi correttamente in italiano (e non perché sia straniera), rinunciamo a chiarirci e chiediamo semplicemente di portarci i primi del nostro amico. Quando ci serve il secondo di carne, con contorno di patate al forno, la cameriera ci dice chiaramente di dividerla tra tutti noi (tutti e cinque, in quanto in questa parte i due menu coincidevano); in seguito, tuttavia, il nostro amico si vedrà recapitare al tavolo anche il secondo di carne e patate...
Ma la parte più interessante della storia si realizza solo quando, mentre ancora stavamo "gustandoci" la carne, ci raggiunge al tavolo la cuoca, che con un fare a dir poco aggressivo, ci chiede qual è il problema e si rifiuta di ammettere che c'era chiaramente stata una incomprensione della ragazza e un'estrema libertà da parte della cucina (cioè lei) nel decidere di mettere tutti i primi in una stessa losanga (forse per risparmiare sui piatti?). Nella foga della sua arringa, oltre ad essere investita da schizzi della sua saliva (e qui si scelga tra le opzioni: era molto vicina al mio volto/urlava al punto da condire le parole con la saliva), vengo a sapere che la ragazza è la figlia ("è mia figlia e io so come fa la figlia") e ci accusa di voler mangiare per tre e pagare per due. Di fronte a tutta la sua clientela e, se non si fosse ancora capito, ad alta voce. 
Per quanto riguarda la qualità del cibo, le penne erano molto al dente (e a me piace la pasta al dente) e condite banalmente, i tortellini non erano male (e stiamo in Emilia), la carne era troppo speziata e mi è tornata su per tutto il giorno.
Buon appetito?

Recensione Albergo Ristorante Dragone, Palagano (MO)


Ci siamo appoggiati in questo albergo solo per pernottamento e prima colazione, quindi non posso esprimermi sulla cucina. Diciamo che non si sono verificate situazioni che mi hanno coinvolto emotivamente, né in negativo né in positivo, quindi farò una semplice lista dei pro e dei contro. 
Pro: il personale e il proprietario sono stati cordiali e disponibili; c'era il wifi libero (cosa molto comoda in posti come Palagano, dove non è facile trovare il 3G); il livello di pulizia mi è sembrato accettabile (almeno finché mio marito, tornati a casa, non mi ha rivelato di aver trovato un capello a noi alieno tra le lenzuola). 
Contro: per proteggerci dal frescolino notturno abbiamo dovuto usare delle coperte di lana stile esercito, che oltre ad essere piuttosto pesanti (come peso, non come capacità di trattenere il calore), non danno l'idea di essere particolarmente igieniche, così naturalmente portate, come sono, ad ospitare acari di ogni genere e natura; l'acqua calda tardava preoccupantemente ad uscire (immaginatevi la comodità della doccia); il bagno emanava una poco accogliente puzza di fogna, costantemente.
Insomma, per tirare le somme, un albergo che ti riporta agli anni '50, anche per la carta da parati.
Buono per girare un film d'autore...