martedì 17 settembre 2013

Recensione Ristorante K2, Montefiorino (MO)


Fine-settimana 13-15 Settembre. Siamo a Montefiorino che quest'anno ospita la Hobbiton, festa organizzata dagli appassionati della Società Tolkieniana Italiana per celebrare le opere di Tolkien. Il ristorante in questione si è organizzato con alcuni di menu a prezzo fisso. Siamo in cinque. Due di noi prendono un menu a testa da 15€, un terzo chiede un menu da 18€ tutto per sé. Io e mio marito chiediamo un menu da 18€ da dividere in due. Quando arrivano i primi (due) in due losanghe, io e mio marito ce li dividiamo. I due primi per l'altro di noi che aveva preso il menu da 18€ non arrivano, così lo segnaliamo e la cameriera che aveva preso l'ordine ci dice che quelle losanghe erano per tutti e tre.  Cerchiamo caparbiamente di spiegare che solo uno dei due menu da 18€ era da dividere (per due), ma infine, essendo evidente che la giovane cameriera ha problemi ad esprimersi correttamente in italiano (e non perché sia straniera), rinunciamo a chiarirci e chiediamo semplicemente di portarci i primi del nostro amico. Quando ci serve il secondo di carne, con contorno di patate al forno, la cameriera ci dice chiaramente di dividerla tra tutti noi (tutti e cinque, in quanto in questa parte i due menu coincidevano); in seguito, tuttavia, il nostro amico si vedrà recapitare al tavolo anche il secondo di carne e patate...
Ma la parte più interessante della storia si realizza solo quando, mentre ancora stavamo "gustandoci" la carne, ci raggiunge al tavolo la cuoca, che con un fare a dir poco aggressivo, ci chiede qual è il problema e si rifiuta di ammettere che c'era chiaramente stata una incomprensione della ragazza e un'estrema libertà da parte della cucina (cioè lei) nel decidere di mettere tutti i primi in una stessa losanga (forse per risparmiare sui piatti?). Nella foga della sua arringa, oltre ad essere investita da schizzi della sua saliva (e qui si scelga tra le opzioni: era molto vicina al mio volto/urlava al punto da condire le parole con la saliva), vengo a sapere che la ragazza è la figlia ("è mia figlia e io so come fa la figlia") e ci accusa di voler mangiare per tre e pagare per due. Di fronte a tutta la sua clientela e, se non si fosse ancora capito, ad alta voce. 
Per quanto riguarda la qualità del cibo, le penne erano molto al dente (e a me piace la pasta al dente) e condite banalmente, i tortellini non erano male (e stiamo in Emilia), la carne era troppo speziata e mi è tornata su per tutto il giorno.
Buon appetito?

1 commento:

  1. Aggiungerei che la carne era decisamente cruda. Sul "è mia figlia...." potremmo scrivere un trattato di pedagogia. Lucia
    p.s. Bello questo blog

    RispondiElimina